In Lire si prepara ad un crowdlisting

Il circuito di credito compensativo In-Lire si prepara a un crowdlisting, cioé prima a una campagna di equity crowdfunding e poi a una quotazione, con un ulteriore aumento di capitale, su un mercato che potrebbe essere il nuovo segmento di Aim PRO Italia, varato lo scorso luglio da Borsa Italiana e dedicato alle startup e scaleup (si veda qui l’Insight View del 7 luglio, disponibile per gli abbonati a BeBeez News Premium e Combo BeBeez Private Data) oppure il segmento analogo di Euronext. Lo ha detto a BeBeez Romi Fuke, fondatore di In-Lire, nato a Milano ma giapponese d’origine, precisando: “Stiamo trattando gli ultimi dettagli della campagna con la piattaforma WeAreStarting e l’obiettivo è raccogliere 500 mila euro. Dopodiché passeremo alla quotazione e in quel caso l’obiettivo sarebbe raccogliere altri 2 milioni. Vedremo comunque come andrà la prima fase della raccolta”.

Intanto la società si sta preparando: il bilancio è certificato da Deloitte e, proprio per dare una base più istituzionale al circuito, lo scorso 16 luglio è avvenuta la trasformazione da srl a spa (si veda qui il comunicato stampa). In occasione del nuovo round, rientrerà nel capitale anche Marco Negro, primo fondatore della società, che poco dopo il lancio era passata interamente sotto il controllo di Fuke .

In-Lire aveva incassato un primo round da 500 mila euro nell’agosto 2019 sottoscritto da un club deal guidato dall’incubatore BeMyCompany fondato da Antonio Quintino Chieffo (si veda altro articolo di BeBeez).

In-Lire propone il credito commerciale come strumento per agevolare gli scambi commerciali di beni e servizi tra le aziende iscritte al circuito ed è operativa dal luglio 2018. In questi due anni il circuito ha raggiunto quota 500 aziende iscritte che hanno chiuso ben 12 mila operazioni commerciali, per un transato complessivo in crediti in-Lire di oltre 8,5 milioni di euro. Di questi, 1,8 milioni sono stati transati nel 2018, altri 3,5 milioni nel 2019 e 3,2 milioni tra gennaio e luglio 2020, con una previsione di crescita a 7 milioni entro fine anno.

Il credito In-Lire è utilizzato all’interno del circuito come moneta complementare (e non sostitutiva) all’euro, per pagare beni e servizi, dando la possibilità alle imprese iscritte di soddisfare i propri bisogni senza esborso di liquidità e assicurando alle stesse imprese la possibilità di poter guadagnare in-Lire attraverso la generazione incrementale di fatturato, utilizzando il loro potenziale inespresso. Per esempio un hotel può mettere a disposizione le camere non prenotate, un ristorante i tavoli non assegnati, un professionista il suo tempo ancora libero e così via. Gli scambi economici sono transati all’interno di una piattaforma tecnologica che funge da camera di compensazione di debiti e crediti. Il network viene remunerato con una fee del 3% sul valore effettivamente transato e richiede una commissione fissa annuale, di poche migliaia di euro, per iscrivere le aziende al network e godere di tutti i vantaggi collegati, compresi eventi di networking.